Opere by Tacito

Opere by Tacito

autore:Tacito
La lingua: ita
Format: epub
editore: UTET
pubblicato: 2012-12-31T16:00:00+00:00


L’imperatore Galba

(Firenze, Galleria degli uffizi)

20. Prima cura fu quella di provvedere denaro; e dopo aver tutto esaminato, parve giustissimo partito trarlo fuori di là, dove era la causa del suo mancare,108. Due milioni di sesterzi e duecentomila Nerone aveva profuso in donazioni ni109; Galba ordinò che ogni beneficato restituisse la largizione ricevuta, trattenendone la decima parte. Essi però a malapena possedevano ancora quel decimo, perché del denaro altrui erano stati nello spendere non meno prodighi che del proprio: tanto che ai più rapaci e dissoluti non rimanevano né terreni né capitale, ma solo quanto bastasse per i loro vizi. A riscuotere furono designati trenta cavalieri romani; ufficio di nuovo genere, gravoso per gli intrighi e per il numero dei chiamati a pagare; ovunque vendite all'asta e incettatori e sconvolta la città dai dibattiti giudiziari. Tuttavia era gran gioia che quelli cui Nerone aveva fatto doni divenissero tanto poveri quanto quelli che egli aveva spogliato. Anche dei tribuni vennero destituiti in quei giorni; Antonio Tauro e Antonio Nasone delle coorti pretoriane, delle coorti urbane Emilio Pacense, di quelle dei vigili Giulio Frontone110. Né fu questo un rimedio contro gli altri, ma un inizio di timore; perché pensavano che per astuzia o per paura sarebbero stati licenziati ad uno ad uno, essendo tutti quanti sospetti.

21. Nel frattempo Otone, che non poteva sperar nulla dall'ordine, anzi, fondava sul disordine ogni suo piano, era assillato da molti pungoli; un fasto difficilmente sostenibile anche da un imperatore, una miseria a mala pena tollerabile da un privato111, ira contro Galba, invidia contro Pisone112; si creava anche un timore, per eccitare la propria bramosia: egli era stato molto inviso a Nerone e non doveva star ad aspettare una nuova Lusitania, né l'onore di un secondo esilio113. Sempre è sospetto e odioso al dominatore chi sembra destinato a succedergli : se questo lo aveva danneggiato presso il vecchio imperatore, più lo danneggerebbe presso il giovane, d'indole fiera, inasprito per giunta da un lungo esilio114; e un Otone si poteva ammazzare. Bisognava quindi osare l'azione, mentre l'autorità di Galba era debole e quella di Pisone non ancora consolidata. Le mutazioni di governo sono propizie ai grandi tentativi, e non serve temporeggiare là dove l'inazione è più dannosa dell'audacia. Morire è legge di natura uguale per tutti, ma c'è differenza tra l'oblio o la gloria presso i posteri; e se la medesima fine attende il colpevole e l'innocente, è dell'uomo più coraggioso morire per uno scopo.

22. Otone non aveva l'animo infiacchito a somiglianza del corpo; e i liberti e gli schiavi suoi intimi, abituati a dissolutezze eccessive per la casa di un privato, gli mettevano dinanzi agli occhi il lusso della corte neroniana, gli adulterii, i matrimoni molteplici e le altre libidini del regnare, cose di cui egli era avido, e gliele dipingevano come sue, purché osasse, e gliele rinfacciavano come lasciate ad altri, se restasse inattivo; mentre lo incalzavano anche gli astrologi, affermando di avere, nell'osservazione delle stelle, scoperto nuovi moti e un anno splendido per Otone: genia d'uomini



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